Milano: per Punto Ottico Humaneyes un rinnovamento… su misura

Dal 21 al 23 ottobre l’insegna di Domenico Concato, con sei punti vendita in Italia, due negli Stati Uniti e due in Serbia, ha mostrato il risultato della sua trasformazione invitando la clientela a vivere l’esperienza in boutique tra optometria, sartorialità e artigianalità d’eccellenza

Una sala optometrica ampliata, postazioni dedicate per una consulenza personalizzata, il nuovo progetto sartoriale Tailor made per la creazione di occhiali su misura e una selezione di montature artigianali: si presenta così il rinnovato centro ottico di piazza Meda (nella foto), attivo dal 2009, con i suoi 88 metri quadrati, caratterizzati da pannellature in rovere pregiato, finiture in marmo, una scenografica parete espositiva in acciaio verniciato con luci Led integrate e specchi verticali e poltrone in pelle di Flexform. Qui il “sartoriale” entra nel mondo dell’eyewear, proprio come succede per la moda. Punto Ottico Humaneyes a Milano ne è un esempio felice, già praticato in tutti i negozi dell’insegna, da quelli italiani, ai due a New York e i due in Serbia.
Il processo sartoriale, mostrato dall’artigiano italiano Luca Feltrin, presente in negozio per una dimostrazione,
parte da una elegante cassetta in legno con svariati scomparti per materiali e oggetti utili per la scelta del cliente. Dalla maschera con naso e occhi, dove provare e far provare gli occhiali al rilevatore del volto in 3D, fino ai modelli di montatura in acetato o in corno di bufalo, rigorosamente preso da animali morti. In uno scomparto, i pezzi di acetato con le varie dimensioni dai più sottili di 6 cm fino ai giapponesi di 10, con i colori a disposizione, svariati per i meno spessi, nero tartarugato, avorio e verde per l’acetato giapponese. La scelta del cliente viene mandata all’artigiano e nel giro di circa due mesi gli occhiali sono pronti.
Sono firmati Jacques Durand dall’azienda del noto designer francese, acquisita alcuni anni fa da Domenico Concato. Sull’occhiale è scritto solo il nome del modello, sull’asta o all’interno del frontale, ma a richiesta può essere aggiunto il nome o le iniziali del cliente. Viene consegnato in un cofanetto con una speciale pelle di camoscio per pulire le lenti e un portaocchiali in velluto. A richiesta è anche possibile ordinare occhiali con una forma particolare, disegnata da un designer secondo le indicazioni del cliente e realizzata dall’artigiano.

Il programma delle tre giornate si è concluso con un party ispirato all’universo creativo di Conception Générale, la nuova collezione di occhiali disegnata da Stefano Bellotto e prodotta dalla Jacques Durand Occhiali che celebra lo spirito degli anni 60.

Luisa Espanet

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