Morace: estetica ed etica aumentate con il Covid

Sono state le parole chiave dell’intervento alla quinta edizione della giornata Anfao dedicata alla creatività, svoltasi quest’anno in versione digitale il 9 luglio scorso, da parte del noto sociologo, che sarà anche tra i protagonisti del prossimo Progressive Business Forum

«Il 2020 sta segnando una soglia simbolica e ha amplificato problemi e soluzioni: per l’Italia si tratta di una grande opportunità poiché il nostro paese, davanti alle difficoltà, sa reagire con velocità - ha detto Francesco Morace (nella foto) - Da questa capacità intrinseca deve partire la rinascita e in essa l’etica deve avere un nuovo ruolo». Ci sono due elementi su cui bisogna infatti lavorare, secondo il presidente di Future Concept Lab: da un lato l’estetica aumentata, ovvero la capacità di produrre, progettare e valorizzare la bellezza; dall’altro l’etica aumentata, ovvero la responsabilità degli imprenditori verso la comunità e il raggiungimento del bene comune. «La creatività italiana è insegnata in tutto il mondo, l’Italian way può essere un antidoto per la crisi, la bellezza di cui ci dobbiamo fare portatori è nelle cose normali – ha ricordato Morace – Ed è arrivato anche il momento di riaffermare la nostra capacità di incidere sul futuro, proponendo un percorso di crescita indirizzato verso un mondo più equilibrato, fatto di attivismo e desiderio di contare, di porsi al centro della scena con la propria presenza autentica, complementare a quella digitale». All’evento è intervenuto anche Carlo Colpo, brand home director di Lavazza, che ha ricordato soprattutto il significato e il messaggio di “The new humanity”, la recente campagna dell’azienda di caffè.

Il focus dell’iniziativa di Anfao si è concentrato sulla ripresa economica, sociale e culturale del nostro paese in un contesto completamente mutato come quello post pandemia: alla luce degli ultimi dati, l’occhialeria ha iniziato a evidenziare i primi segnali incoraggianti nel mese di giugno, performando risultati superiori a quelli dello scorso anno in termini di sell in sul mercato interno. «Sull’onda della ripartenza dei consumi, che hanno aperto una nuova strada e dato uno spiraglio di ottimismo verso il futuro della produzione rimasta praticamente ferma per alcuni mesi, è fondamentale in questo momento creare le basi per un nuovo inizio, fondato su una crescita sostenibile, un nuovo rinascimento», si legge in una nota dell’associazione dell’industria italiana di eyewear e lenti oftalmiche. Tant’è che il presidente di Anfao e Mido, Giovanni Vitaloni, ha ricordato che «nonostante la battuta d’arresto causata dall’emergenza sanitaria, siamo orgogliosi della resilienza e della forza di volontà del sistema dell’occhialeria italiana». Forza che risiede proprio nel rappresentare uno dei distretti più importanti del made in Italy al mondo, «ma ancor più nell’essere italiani - ha aggiunto Vitaloni - Già nel mese di giugno, infatti, abbiamo registrato una ripresa dei consumi e vediamo i primi segnali incoraggianti da parte del settore: domanda e offerta sono ricominciate e, con loro, la produzione».

(red.)

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