Premontati: perché soddisfano (abbastanza) i neopresbiti

Il dato emerge dalla ricerca di b2eyes presso i consumatori finali che verrà illustrata e commentata oggi pomeriggio all’interno del Progressive Business Forum 2020: 4 su 5 esprimono soddisfazione, ma il 60% ha delle perplessità

Se in occasione della prima edizione del Progressive Business Forum 2019 il focus dell’indagine commissionata dalla nostra testata fu il grado di soddisfazione dei presbiti che avevano già acquistato un occhiale multifocale, quest’anno la ricerca analizza un panel di 500 italiani tra i 45 e 55 anni che per correggere la propria presbiopia non hanno ancora adottato una soluzione multifocale. «Dal lavoro che verrà interamente presentato durante l’evento digitale di oggi sono emersi tre punti molto interessanti su cui l’ottico deve riflettere: uno in particolare, il rapporto tra il neopresbite e il premontato, segmento di mercato che nel nostro paese conta un volume d’affari stimabile in 5 milioni di pezzi annui», commenta a b2eyes TODAY Nicola Di Lernia, conduttore insieme a Michela Vuga del Progressive Business Forum 2020 e curatore dell’indagine sul consumatore finale.

Il panel di intervistati dichiara una soddisfazione complessivamente positiva per l’occhiale premontato, molto il 22% e abbastanza il 60%, di fatto 4 su 5. La percentuale degli insoddisfatti afferma, invece, che i problemi principali sono rappresentati dalla scarsa qualità dei materiali e dall’incapacità di risolvere il difetto visivo. Meno evidenti risulterebbero i problemi di affaticamento agli occhi e la scarsa praticità dell’utilizzo dell’occhiale da lettura, cioè il continuo togli e metti (nella foto, la relativa slide della ricerca). «Questi ultimi due fattori incrementano il livello di difficoltà nel percorso di avvicinamento del neopresbite alle lenti progressive, benché quell’abbastanza al 60% sia un punto da cui partire: se debitamente informata e sollecitata, questa tipologia di neopresbiti potrebbe radicalmente e velocemente cambiare idea – sottolinea Di Lernia - Quindi sta all’intera filiera della visione, classe medica compresa, avviare o proseguire un percorso fatto di divulgazione e dimostrazione pratica della qualità e delle performance visive dell’occhiale multifocale».
(red.)

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