Reddito di cittadinanza e ottica: sei mesi per valutarne l’impatto

“Un vecchio amico che ha un negozio di ottica mi ha inviato un messaggio informandomi di avere venduto un paio di occhiali da vista a un signore che ha utilizzato la carta del Reddito di cittadinanza. Mi ha scritto che il cliente aveva problemi di vista, ma non poteva permettersi un paio d’occhiali”: 2 maggio 2019, dalla pagina Facebook personale di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri

Il fatto, ripreso da molti organi di informazione italiani, ha risvegliato in me la sensazione che nel nostro paese pochi credono che una persona non possa permettersi un occhiale da vista. Eppure secondo l’Istat ben quattro milioni di italiani rinunciano alle cure mediche per motivi economici. Un vecchio proverbio recitava che “il sazio non crede al digiuno” e probabilmente anche nel nostro settore sottovalutiamo molti aspetti della nostra società. Come inciderà quindi il fenomeno Reddito di cittadinanza sui consumi e sull’ottica?
Secondo l’Inps sono 1.016.977 le domande presentate al 30 aprile. La Campania è la regione che ha fatto registrare il maggior numero di richieste, 172.175, seguita dalla Sicilia, con 161.383 domande. Superiori alle 90 mila le richieste in Lazio, Puglia e Lombardia. Numeri che vanno a coprire in parte la fascia dei meno abbienti, al confine della sicurezza sociale e sanitaria. Il Sole 24 Ore evidenzia che “tra i circa 480 mila nuclei familiari che hanno ottenuto il Reddito di cittadinanza, per la quota più significativa, ovvero il 29% (137.983), l’importo riconosciuto oscilla tra 300 e 500 euro mensili. Complessivamente, oltre il 55% dei richiedenti riceverà un assegno inferiore a 500 euro. Mentre al 21% delle famiglie (97.493) arrivano tra i 500 e i 750 euro e al 16% (75.887) tra i 750 e i mille euro”.
Spinto dalla curiosità di confrontarmi con l’esperienza raccontata dal presidente Conte, in 24 ore ho effettuato un sondaggio sui miei canali social chiedendo agli ottici se qualcuno di loro avesse già realizzato o meno vendite attraverso la card gialla. Mi hanno risposto in sessanta, il 10% di loro positivamente. Qualcosa quindi si è mosso anche nei centri ottici e possiamo realisticamente credere che nei prossimi mesi questa percentuale raddoppi, dopo che i possessori della card avranno soddisfatto bisogni più urgenti dell’occhiale. Anche per il fatto che il budget mensile del Reddito di cittadinanza va speso tutto e in fretta. È importante infatti consumare per intero la somma ricevuta entro il mese successivo all’accredito. L’importo non speso sarà decurtato nella mensilità successiva nei limiti del 20% del beneficio erogato. Inoltre ogni sei mesi eventuali giacenze verranno azzerate con l’eccezione di una mensilità.
La card gialla assume così i connotati di uno strumento “obbligato’ di consumo mensile e non di accantonamento per spese più importanti. L’occhiale da vista ricadrà quindi nei prossimi sei mesi nella lista di acquisti di molti possessori della card gialla. Un consiglio? Manifestare in negozio un benvenuto ai suoi possessori e incentivare un acquisto di maggior valore attraverso la gratuità di parte dell’upgrade offerto. Infine, fare quattro chiacchiere di vita con loro. Potremmo misurare quanto il nostro livello di sazietà ci ha allontanato dalla realtà di questo paese: ci farà bene e potrebbe tornarci utile.
Nicola Di Lernia

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