Safilo, il piano di Fulchir salverebbe lo stabilimento 2

Il patron di iVision ha recentemente presentato il proprio progetto alle organizzazioni sindacali e alla Regione Veneto nella trattativa relativa al sito produttivo di Longarone messo in vendita dal gruppo padovano: oltre a due linee di montature conto terzi, ne sono previste una di lenti oftalmiche e una di premontati

Secondo le testate locali, Longarone 1, lo stabilimento al momento attivo, sembrerebbe aver preso la giusta direzione verso il salvataggio, grazie a Thélios che sul piatto avrebbe proposto 12 milioni di euro in due anni, con l'assunzione di 250 unità.

Occuparsi dell’altra metà dei lavoratori, come riportato da Corriere del Veneto, è uno degli obiettivi del programma illustrato l’11 luglio da Carlo Fulchir (nella foto, tratta dal profilo Twitter dell'imprenditore), amministratore delegato di iVision, ma qui in veste indipendente, aggiuntosi nelle scorse settimane fra i pretendenti dello stabilimento Safilo di Longarone (nella foto). Secondo il piano, che dovrebbe svilupparsi nell’arco di 36 mesi con un investimento di 10 milioni di euro, l’imprenditore, che era già intervenuto nel salvataggio della struttura di Martignacco, procederebbe nella reindustrializzazione dello stabilimento 2 del sito bellunese, con l’impiego dei dipendenti che non rientrerebbero nel pacchetto di Thélios. Gli addetti dovrebbero essere riassorbiti nei tre anni previsti. Quattro le aree produttive: due, conto terzi, in specifici segmenti della lavorazione delle montature; una terza, con un investimento di circa 8 milioni di euro e in partnership con un’altra società, sarà impegnata nella produzione di lenti oftalmiche, mentre la quarta sarà operativa per premontati destinati al canale ottico e farmaceutico.

(red.)

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