Anfao ha ideato le giornate della creatività per aiutare i propri associati a guardare lontano. In termini di sostenibilità, invece, partecipando all’evento ho pensato alla provocazione di poter realizzare una montatura al latte, sull’esempio di Lanital. Per riflettere sul fatto che solo uscendo dal proprio guscio si scoprono emozioni e sollecitazioni utili a delineare il nostro futuro.
La scelta della Fondazione Fashion Research Italy di Bologna è stata centrata: offrire alle imprese di eyewear stimoli per i temi delle prossime collezioni e suggestioni su nuovi materiali sostenibili. La Fondazione (nella foto) è un mare di creatività e di colori che nascono da una moda senza scadenza, documentata con una libreria di oltre cinquemila testi antichi e moderni di assoluto valore e un allestimento straordinario, a uso di un pubblico selezionato ma assolutamente gratuito nella sua fruizione: di fatto ci troviamo in uno di quegli angoli d’Italia da esserne fieri.
Nel pomeriggio gli studenti di Certottica, divisi in sei gruppi, hanno presentato studi sull’ideazione di un occhiale attraverso l’aiuto, o la consulenza, di app nate per l’intelligenza artificiale. In sostanza avevano come compito disegnare e dare un nome a una nuova collezione di occhiali con l’aiuto dell’AI. Mi emoziono ancora quando dei giovani espongono le proprie opinioni e lo fanno bene come questi ragazzi e ragazze, affiancati con discrezione dai loro professori. Hanno evidenziato, ad esempio, che le app di AI non sono tutte uguali: ci sono quelle che spesso hanno un costo più alto, ma che performano molto di più. Inoltre, occorre aiutare l’intelligenza artificiale se vogliamo essere aiutati: tale tecnologia lavora sulle nostre richieste e informazioni e quanto più noi entriamo in profondità tanto più l’AI si allena a dare il massimo. Inoltre funziona in modo eccellente su piattaforme avanzate, quindi non è solo un problema di software ma anche di hardware. E così via.
Bravi: lo stimolo di Anfao in questa giornata era fortissimo, i giovani di Certottica hanno dato il meglio di sé. Ho invece avuto la sensazione che mancassero i principali destinatari dell'evento, ossia i produttori di occhiali: salvo alcune eccezioni, non era presente la base del settore. “Puoi portare un cammello alla fonte, ma non puoi costringerlo a bere”, recita un proverbio arabo: purtroppo succede spesso nella filiera ottica del nostro paese.
Nicola Di Lernia