Alta formazione sulla gestione ottica del cheratocono: c’è il patrocinio di Aimo

Il corso rivolto ai professionisti della visione, in programma presso l’Università di Padova dal 13 ottobre all’11 novembre, prevede circa un terzo di lezioni tenute da oftalmologi che si occupano di tale patologia

Una scelta fondamentale quella del coinvolgimento diretto e significativo della classe medica nel primo corso di Alta formazione sulla gestione ottica del cheratocono voluto dall’ateneo padovano: per offrire un servizio efficace e sicuro alle persone coinvolte i promotori ritengono, infatti, necessaria una collaborazione sinergica tra le due aree, confermata dal patrocinio di Aimo.

Nel primo modulo dell’iter gli oculisti Francesca Massignan e Cosimo Mazzotta introdurranno l’argomento ai partecipanti parlando, rispettivamente, di fisiopatologia e diagnosi e di terapia e chirurgia nel cheratocono, in seguito Andrea Leonardi tratterà di superficie oculare e Umberto Camellin di semeiotica strumentale nel cheratocono.

«La partecipazione degli oftalmologi nel programma didattico è necessaria in quanto figure responsabili della diagnosi e terapia del cheratocono, con le quali l’ottico optometrista deve saper collaborare in modo sinergico fornendo elevate competenze tecniche nei limiti dei propri ambiti di competenza, con il fine ultimo di offrire un servizio efficace e sicuro alle persone coinvolte - commenta a b2eyes TODAY Mirko Chinellato (nella foto), docente dell’ateneo padovano e vicedirettore del corso - Aver ricevuto il patrocinio di Aimo rappresenta un messaggio importante e gratifica l'impegno dell'ateneo nell'organizzazione del corso. Così come il patrocinio di Aiche, che da anni lavora in tutto il territorio nazionale perseguendo finalità di solidarietà sociale nel campo dell'assistenza sociosanitaria alle persone affette da cheratocono».

Per l’area ottico optometrica i docenti, che si soffermeranno sulle diverse soluzioni per la gestione di tale problematica, saranno Anto Rossetti, il quale si focalizzerà sulle lenti oftalmiche, Mauro Frisani, che interverrà su aberrometria e ottica oculare, Davide Brambilla e Antonio Calossi, che affronteranno rispettivamente le lac morbide e quelle Rgp corneali. Pietro Gheller analizzerà invece gli aspetti psico-dinamici della persona affetta da cheratocono, mentre Chinellato le Rgp sclerali. Il fisico Gianluca Ruffato si concentrerà poi su metodo scientifico e biostatistica. Seguiranno, nell’ultimo modulo, dimostrazioni pratiche con Renzo Colombo e la presentazione dei project work seguiti da Chinellato stesso.

Tra il nuovo corso, le cui iscrizioni si chiuderanno il 2 ottobre, e l'ormai consolidato iter di Alta formazione in contattologia, che nel febbraio 2026 sarà giunto alla decima edizione, esiste un collegamento organizzativo e professionale. «Entrambi nascono dalla volontà di alcuni docenti e del dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Padova di offrire percorsi formativi specifici e di alto livello in ambito accademico, contribuendo alla crescita delle relazioni tra il mondo accademico stesso e quello ottico optometrico - precisa Chinellato - Essendo la prima edizione e una novità su scala nazionale, dal corso sulla gestione ottica del cheratocono ci aspettiamo un significativo interesse da parte dei professionisti coinvolti nella gestione della visione, che credono nell'importanza di una formazione di alto livello omogenea e strutturata in un ambito così importante e delicato per il pubblico».

Nicoletta Tobia

Formazione