Mia Fair e gli occhiali: dal lancio dello smartphone ai ritratti di bambine africane

L’eyewear è protagonista in diversi scatti proposti alla maggiore fiera italiana del settore, per la terza volta al Superstudio Maxi di Milano e in programma sino a domenica 26 marzo

Grandi foto di una ragazza e di un ragazzo con gli occhiali (nella foto principale) accolgono i visitatori della dodicesima edizione di Mia Fair. Invitano al progetto lanciato da Xiaomi, sponsor della fiera, per celebrare l’arrivo di una nuova serie di smartphone. L’edizione, che sarà l’ultima diretta da Fabio Castelli, conta cento espositori, di cui oltre ottanta gallerie, il 30% straniere.

Numerosi i talk, i progetti speciali, svariatissime le proposte con una particolare attenzione a problematiche sociali e d’attualità come le migrazioni, la guerra, le donne nell’Iran, ma anche i disastri climatici e la natura. La sezione “Reportage Beyond Reportage” raccoglie immagini del mondo oltre a quelle del reportage tradizionalmente inteso. Non mancano le foto di natura, quelle artistiche come i virtuosismi di Simona Ghizzoni con le sue nature morte alla Caravaggio, senza l’uso di Photoshop e scattate solo con luce naturale. O gli still life di vecchi oggetti realizzati con banco ottico da Giangiacomo Rocco di Torrepadula, che in un talk presenta il suo libro A postcard for Floyd, edito da Skira. Perfino una Divina Commedia realizzata con Intelligenza Artificiale da Riccardo Boccuzzi.

Svariati ritratti come quello di Vittorio Sgarbi della galleria Paola Colombari o quello di Giorgio Morandi scattato da Ugo Mulas nel 1964, poco prima della sua morte, esposto da Valeria Bella. Anche lui con occhiali. Ma queste e quelle dei ragazzi dell’ingresso non sono le uniche montature immortalate. Ce ne sono moltissime nella foto di Gabriele Galimberti, fotografo documentarista noto per il suo lavoro con National Geographic che ritrae bambini circondati da oggetti della loro vita, giocattoli soprattutto. Questa volta davanti alla bambina africana ci sono gli occhiali (nella foto sopra, a sinistra). Non sono certo occhiali tradizionali quelli nelle foto di Thandiwe Muriu, keniana classe 1990, fotografa professionista a 17 anni. Sono ritratti di donne vestite e con sfondo di coloratissimi tessuti africani (nella foto sopra, a destra). In uno stand, infine, immagini di importanti brand di moda nello stile delle foto di inizio secolo e incorniciate, in cui i soggetti, uomini e donne, portano tutti occhiali (nella foto in alto).

Luisa Espanet

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