Scienze della visione, 500 pagine sull’identità professionale

Scritto a quattro mani da Sergio Cappa e Silvio Maffioletti, il nuovo libro ripercorre la storia, le scoperte, le innovazioni e le curiosità dei dieci secoli in cui l’ottica e successivamente l’optometria sono stati il riferimento per il benessere visivo delle popolazioni

Scienze della visione (nella foto, la copertina), edito da Medical Books, è una corposa ricerca alle origini dell’identità professionale dell’ottico e dell’optometrista. In oltre 500 pagine vengono analizzati i mille anni che hanno caratterizzato la storia del nostro settore: dai primi scritti tardomedievali nei quali si accenna alla cosiddetta vista corta o alla vista debole, che solo otto secoli più tardi prenderanno il nome di miopia e presbiopia, sino alla contemporaneità degli anni di Mido. Il testo, che amplia e approfondisce i contenuti presenti in Storia dell’ottica, libro scritto dagli stessi professionisti e realizzato per i 50 anni del salone milanese, si chiude con uno sguardo sull’inizio del terzo millennio e sulla rivoluzione digitale che porta con sé.

«È stata una lunga e paziente ricerca tra testi e autori che ci ha permesso di mostrare che la storia della scoperta delle lenti è diversa nel tempo e nello spazio da quella della montatura, ma anche da quella delle astine o degli astucci, degli strumenti o delle ametropie - commentano Sergio Cappa e Silvio Maffioletti a b2eyes TODAY - Abbiamo inoltre verificato quanto e come l’evoluzione scientifica sia stata condizionata dal costume, dal pensiero e dalla situazione politica dei singoli territori: il nostro sforzo è stato, perciò, contestualizzare con leggerezza ogni singolo autore o scoperta».

(red.)

Formazione