Anfao e Regione Veneto, di nuovo insieme per la formazione dell’occhialeria

Nei giorni scorsi è stato firmato a Venezia un protocollo d’intesa triennale per finanziare l’aggiornamento professionale del personale delle aziende del settore e dei giovani che intendono inserirsi

Presso Palazzo Mocenigo a Venezia, l’assessorato all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro e Pari Opportunità della Regione del Veneto, guidato da Elena Donazzan, e Anfao, in rappresentanza della filiera produttiva dell’occhialeria italiana, hanno siglato un nuovo accordo che nasce dalla lunga e consolidata collaborazione tra le due entità e dalla particolare attenzione che lo stesso ente riconosce al settore. 
Frutto della stretta sinergia tra la Regione del Veneto e il settore dell’occhialeria sono già state due precedenti azioni: un primo accordo con l’Ente Bilaterale Occhialeria nel 2013 e il protocollo con Anfao del 2016. Complessivamente i due interventi hanno visto la realizzazione di circa quattrocento corsi, cui hanno partecipato oltre tremila persone.
Visti i positivi risultati ottenuti, Regione del Veneto e Anfao hanno deciso, sempre nel solco del Fondo Sociale Europeo, di stringere un nuovo accordo che ha come obiettivo finale lo sviluppo continuo del settore attraverso la crescita delle competenze delle risorse umane.
«Le motivazioni di un ulteriore intervento regionale di carattere settoriale relativo all’industria dell’occhialeria e sostenuto grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo derivano essenzialmente dal repentino sviluppo tecnologico in atto che ridefinisce il modo di pensare al lavoro e al ruolo del lavoratore - spiega un comunicato congiunto - Sono così indispensabili dei piani che, mediante la formazione, portino a un cambio di cultura e di approccio al lavoro. Per quanto riguarda imprenditori e manager, o figure con responsabilità di coordinamento, andranno rivisitati in questa chiave gli aspetti di leadership e motivazione dei collaboratori, l’approccio alla gestione delle risorse umane, il coinvolgimento e la delega. Al contempo gli stessi lavoratori dovranno “imparare” a ripensare il proprio ruolo in azienda, sviluppando il lavoro di squadra, ampliando la comunicazione in linea con le nuove tecnologie, acquisendo flessibilità nella gestione del tempo e delle priorità».
In termini di attività l’accordo, delineando iter formativi adeguati ai fabbisogni professionali delle imprese e dei giovani, si tradurrà in oltre 4.600 ore di interventi variamente combinabili in base alle esigenze delle aziende di aggiornare le competenze del proprio personale, e in una dozzina di percorsi formativi, completati da specifico tirocinio aziendale, per specializzare i nuovi profili tecnici che le imprese attualmente faticano a trovare e per preparare giovani professionalità esperte del prodotto e dei processi che contraddistinguono e valorizzano il settore. I percorsi dovrebbero iniziare a luglio e proseguiranno fino al 2021 (nella foto, da sinistra, Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao, e l'assessore Donazzan).
(red.)

Professione