Assottica e Federottica: tre workshop itineranti nelle università

A maggio le due associazioni di categoria lanciano un’iniziativa sul territorio italiano, «con l’obiettivo di porre la contattologia al centro del futuro professionale dei giovani che hanno scelto di intraprendere questo percorso di studi, coinvolgendo i corsi di laurea e gli istituti di Ottica e Optometria», spiega un comunicato congiunto

Il progetto si chiama “Contattologia Real Life-For the New Generation”: consiste in un workshop di due ore dal format interattivo tra relatori e platea, «nel corso del quale gli studenti potranno confrontarsi in aula con ottici optometristi esperti e professional manager delle maggiori aziende produttrici di lenti a contatto e soluzioni, vivendo un vero e proprio giorno lavorativo all’interno di un centro ottico», rivela la nota. I professionisti della visione coinvolti porteranno, infatti, casi clinici e pratici relativi a tre tipologie di problematiche visive diverse e dal confronto con gli studenti usciranno le soluzioni contattologiche più indicate.

In questa prima fase “Contattologia Real Life-For the New Generation” farà tappa in tre atenei italiani, andando a coprire il territorio nazionale da nord a sud: il 10 maggio all’Università di Milano Bicocca, il 16 maggio all’Università del Salento di Lecce e il 26 maggio all’Università Roma Tre. «Siamo convinti che un professionista competente e motivato possa essere protagonista della crescita del settore e favorire l’utilizzo diffuso e corretto delle lenti a contatto - afferma nella nota Andrea Milletti, neopresidente di Assottica Gruppo Contattologia - È per questo che abbiamo scelto, ponendoci al fianco del professionista della visione e grazie alla collaborazione con Federottica, di rivolgerci alle nuove generazioni, mettendo a disposizione la passione e l’esperienza di chi opera sul campo quotidianamente».

Secondo Andrea Afragoli, «la contattologia è uno degli atti professionali più articolati e multidisciplinari che un ottico optometrista possa produrre: è come ascoltare per la prima volta il concerto di Colonia di Keith Jarrett, tecnicamente complesso, poco orecchiabile, impegnativo - commenta nel comunicato il numero uno di Federottica - Eppure, se riesci ad andare oltre gli accordi maggiori o al “giro di do”, nella tua cultura musicale, e permetti che quella melodia ti entri nelle orecchie prima e nelle viscere poi, ecco che, un poco alla volta, non potrai più farne a meno e le improvvisazioni di Jarrett non le lascerai mai più. Allo stesso modo, se riuscirai a cogliere la magia che sta dietro le combinazioni ottiche, anatomiche e biologiche di un’applicazione di lenti a contatto, nient’altro potrà regalarti le medesime soddisfazioni e gioie professionali». A sua volta Marco Lollini, vicepresidente di Federottica e presidente di Federottica Umbria, ricorda che studiare contattologia significa integrare di un aspetto essenziale e imprescindibile le competenze di un ottico optometrista. «L’obiettivo di questo progetto è proprio far nascere la scintilla per il mondo delle lac nelle nuove generazioni - sottolinea Lollini - Desidero trasmettere con la mia esperienza professionale l’amore per questo aspetto così importante del nostro lavoro, perché vedere l’emozione sul volto di chi per la prima volta indossa lenti a contatto è uno dei riconoscimenti maggiori che la nostra professione regala».

«Insieme andremo a scoprire che ruolo gioca la contattologia nel soddisfare i bisogni degli ametropi, nel consolidare la relazione con l’ottico optometrista e nel metterne in luce le competenze - conclude Sandro Saggin, project leader Assottica dell’iniziativa - Parleremo di motivazione e di passione, affronteremo falsi miti e pregiudizi, discuteremo casi reali, per aprire una finestra sul mondo delle lenti a contatto e delle opportunità che offre al professionista del futuro».

(red.)

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