Lenti progressive tra i nuovi bisogni del post Covid?

A questa domanda cercherà di rispondere l’indagine attualmente in corso di Toluna, che il 22 giugno, in occasione dell’evento di lancio del Progressive Business Forum 2020, in programma il 21 e il 22 settembre, ha presentato un’anteprima del barometro globale sul sentiment degli italiani, registrato subito dopo il lockdown: a breve saranno disponibili on demand sul Virtual Congress Center di b2eyes tutti gli interventi di lunedì scorso

La fotografia scattata dal barometro globale, ricerca che Toluna sta svolgendo in una ventina di paesi nel mondo ogni due settimane, fa emergere dati analizzabili facilmente in trend. Si evidenzia subito che il livello di soddisfazione degli italiani è leggermente più basso rispetto alla media generale. «Scontiamo ancora il fatto di essere stati colpiti in maniera molto forte dal coronavirus - ha spiegato Marco Barilli, manager di Toluna, introdotto da Nicola Di Lernia, conduttore dell'evento insieme a Michela Vuga - Si aggiunge la preoccupazione per la propria situazione finanziaria, solo la Spagna ha un dato simile al nostro, e il timore di perdere la propria occupazione: circa la metà degli italiani ha fortemente paura di essere licenziato, in molti hanno già diminuito le ore di lavoro e circa il 5% non ha più un impiego».

C’è tuttavia un dato positivo. «Il 10% degli italiani vuole investire su qualcosa anche di costoso per “coccolarsi”, con maggiore attenzione al benessere e alla salute - ha aggiunto Barilli - Salute e benessere che possono essere anche visivi: Toluna sta indagando proprio su tale tendenza per capire in quale modo le lenti progressive possano inserirsi in questo nuovo trend, in un’ottica di mercato anticiclico, spinto con le giuste leve».

Un’ulteriore ricerca è stata svolta da Toluna con Dentsu Aegis Network e riguarda la comunicazione delle aziende durante il lockdown. «Ci sono state quelle che hanno capitalizzato la situazione con spot dedicati al loro brand e mirati al sostegno all’Italia, alcune hanno adattato materiale già girato con l’aggiunta di codini con messaggi focalizzati sull’attualità, altre hanno scelto di proseguire con la pianificazione senza variazioni, altre ancora hanno bloccato la programmazione - ha detto ancora Barilli - Abbiamo preso in considerazione le prime tre strategie poco prima della fase 2, analizzato il ritorno in termini di notorietà e ci sentiamo di consigliare alle aziende di andare avanti con la comunicazione con messaggi corretti, ad esempio senza scene di abbracci alla luce della nuova normalità: non interrompere la pianificazione è risultato in tutti questi casi decisamente tattico perché ha permesso di migliorare la percezione del marchio».

Tutto ciò riguarda il recente passato e il presente. E il futuro? L’obiettivo è ora focalizzato su una seconda grande ricerca di mercato sulle multifocali (nella foto, una slide) che b2eyes presenterà in occasione del Progressive Business Forum 2020. «Cercheremo di capire quali sono le sfide del mercato delle lenti progressive da cogliere, di dare indicazioni alle aziende per lavorare nel modo giusto - ha anticipato Barilli - L’indagine di b2eyes vuole analizzare l’impatto dell’emergenza sul consumatore, esaminare quali sono le aspettative nell’ottica, cosa ci attendiamo dal settore e dalle realtà che vi operano. Infine svolgeremo un approfondimento sui presbiti che hanno deciso di non utilizzare le progressive e se il Covid-19 abbia influenzato questa scelta».

L’analisi riguarderà gli stili di vita, l’impatto del coronavirus e le lenti multifocali, in particolare coinvolgendo chi non le ha ancora acquistate. «Il confronto fra i dati acquisiti prima e subito dopo l’estate andrà a determinare un trend, utile alle aziende per elaborare una strategia, in una logica di marketing e di sviluppo del mercato», ha concluso Barilli.

F.T.

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