White e Super: per gli occhiali solo gli “aficionados”

Buon successo durante la Fashion week milanese dei due saloni, entrambi in via Tortona. Il primo ha raggiunto i 514 espositori di cui 172 stranieri, il secondo ha totalizzato il 21% in più di ingressi rispetto a febbraio 2018. L’eyewear è apparso defilato soprattutto a causa della concomitanza con Mido

White, sempre attento all’attualità, ha presentato il progetto Give a Fok-us. Con la direzione creativa di Matteo Wrad, brillante trentenne fondatore di Wrad, vincitore del Green Carpet Award di Camera della Moda, focalizza l’attenzione su sostenibilità ed economia circolare. Al centro del progetto l’installazione realizzata dal gruppo DrawLight, che mette insieme arte, tecnologia, scienza e ovviamente creatività. Tra gli stranieri interessanti, soprattutto per scelta di materiali, le proposte dall’Estonia. Meno occhiali del solito per la concomitanza con il Mido, anche se alcuni marchi erano presenti nei due saloni. Tra i “non-Mido”, Movitra con Tytus, da vista e da sole, in titanio, del peso di 21 grammi e con il sistema protezione lenti caratteristico di tutta la collezione. Ha lanciato in internet un crowdfunding e nel giro di otto ore ha raggiunto l’obiettivo.
Al Super (nella foto, uno scorcio degli stand) solo un brand di eyewear, Maki, un aficionado del salone, con le sue montature a doppio ponte e la forma tonda come gli occhi del lemure, da cui la scelta del nome (Maki in creolo significa lemure). L’Armenia è stato il paese ospite con sei brand diversissimi uno dall’altro. Dal Sud America, invece, i Super Talents selezionati in collaborazione con Vogue Italia, tra cui le psichedeliche proposte dell’argentina Vanesa Krongold.
Luisa Espanet

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